Diari di Viaggio




Il presente viaggio ha costituito lo spunto per lo svolgimento di un webinar tenutosi il 21 gennaio 2021 e organizzato dal Camper Club Gruppo Campeggiatori Itineranti di Nova Milanese, dal titolo:
“La Sicilia orientale – Monumenti, Colori, Emozioni.
Relatore: Prof. Pio Rotondo.


LA SICILIA ORIENTALE
27 dicembre 2017 - 5 gennaio 2018

di Pio Rotondo



Mi fa piacere condividere con quanti mi leggeranno, un'esperienza di vacanza in camper della quale ho predisposto un programma/itinerario tra Catania, Ragusa, Siracusa ed Enna sulle orme del barocco siciliano, nella Sicilia orientale. Alla proposta hanno aderito quattro equipaggi, amici e soci dello Challenger & Chausson Camper Club Italia: Adriana e Sergio, da Casale sul Sile (TV), Mariarosa e Valerio, da Percoto (UD), Stefania e Daniele, da Ariccia (RM).

Considerato che la Sicilia è una meta molto frequentata dai camperisti, e l'itinerario prevedeva diversi spostamenti in camper, particolare attenzione ho dovuto dedicare all'organizzazione; è stato utile prenotare le aree e i campeggi per le nostre soste, e utilizzare le guide turistiche per le diverse escursioni.
Il viaggio in Sicilia, non era previsto nel calendario degli eventi del Club, ma può essere considerato un'attività del Club, visto che gli equipaggi partecipanti sono soci effettivi, perciò ne rendo una sintetica relazione.

27 dicembre 2017

Cassino

L'incontro è avvenuto all'area di sosta Europa Parking, in località Cassino, da dove, il giorno successivo, partiamo per Catania, la prima tappa fatta presso l'area di sosta Autoparco Ghidara.

29 dicembre 2017

Catania

Visitare Catania è un'esperienza particolare, nonostante il freddo con sole e il vento, per un tono di grigio che ricopre i palazzi e i monumenti dovuto alle tante eruzioni dell'Etna che depositano polvere e cenere vulcaniche, ma che dà un'aria di antico vissuto che, immediatamente, ci proietta nella storia della città, distrutta nove volte da terremoti, eruzioni, invasioni e ogni volta ricostruita "più bella di prima".

Catania.
La crescita della città di Catania è legata, nel bene e nel male, al rapporto con l'Etna: usufruendo della fertilità, soggiacendo alle colate, piegando la pietra lavica a materiale per costruire le case.


Il centro di Catania è un susseguirsi di importanti edifici barocchi: Piazza del Duomo con al centro l'elefantino simbolo di Catania, il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, la strada Dei Cruciferi che è l'emblema del barocco catanese (in soli 200 metri, tre conventi e quattro chiese in tale stile), il Palazzo dell'Università.

La Fontana dell'Elefante.
La fontana dell'Elefante è al centro della piazza del Duomo, ed è costituita da un elefante (U Liotru) che sorregge un obelisco egiziano.
L'opera rappresenta tre civiltà: quella Punica (l'elefante è il simbolo della sconfitta dei Cartaginesi), quella egiziana (l'obelisco, portato a Catania ai tempi delle Crociate) e quella cristiana (la croce montata sull'obelisco).

Cattedrale di Sant'Agata.
L'esterno della Cattedrale è caratterizzato dalla facciata in stile barocco siciliano.
Il prospetto è a tre ordini.
Al centro del secondo ordine la statua della patrona della città, Sant'Agata, fra gli angeli.
Ai lati della porta centrale della Cattedrale, su due alti supporti, sono poste le statue in marmo di San Pietro e San Paolo.

Cattedrale di Sant'Agata.
L'interno del Duomo è a croce latina e a tre navate.
Addossata al secondo pilastro a destra, c'è la tomba del musicista catanese Vincenzo Bellini (1801-1835).
Il monumento funebre del compositore è in marmo bianco e bronzo, e porta inciso l'incipit di un'aria dell'opera "La Sonnambula":
"Ah! Non credea mirarti
Sì presto estinto, o fiore".

Vincenzo Bellini

Vincenzo Bellini è stato un compositore italiano tra i più noti del XIX secolo.
Nato a Catania il 3 novembre, iniziò a studiare pianoforte dall'età di tre anni con suo padre musicista fino a 18 anni, prima di trasferirsi a Napoli nel 1819, entrando nel Conservatorio San Sebastiano.
In questo periodo, Bellini compose musica sacra, alcune sinfonie d'opera e alcune arie per voce e orchestra, tra cui la celebre Dolente immagine.
Nel 1926 colse il primo grande successo con Bianca e Fernando, andata in scena al teatro San Carlo di Napoli col titolo ritoccato in Bianca e Gernando per non mancare di rispetto al principe Ferdinando di Borbone.

L'anno seguente, nel 1827, Bellini lasciò Napoli per andare a Milano dove gli venne commissionata un'Opera da rappresentare al Teatro alla Scala.
Questo momento lo segnò profondamente perché non lasciò solo Napoli, ma anche Maddalena Fumaroli, la donna di cui era innamorato, ma che non sposò per l’opposizione del padre di lei che non voleva che la figlia sposasse un musicista.

È a Milano che Bellini si consacra, e dove gli viene riconosciuto un ruolo di primaria importanza nel mondo dell'Opera italiana alla stessa stregua di Gioacchino Rossini.
Tra il 1827 e il 1829, a Milano, vanno in scena "Il pirata" e "La straniera" con clamorosi successi.
Le opere successive, le più acclamate sono quelle scritte per il pubblico milanese: "La sonnambula" nel 1831, e "Norma" nel 1831, il suo capolavoro, di cui spicca la sua ouverture e dove una gravità classica si combina con una passione espressiva molto romantica.
In questo periodo compose anche due opere per il Teatro La Fenice di Venezia: "I Capuleti e i Montecchi" (1830), e la sfortunata "Beatrice di Tenda" (1833).
La svolta decisiva nella carriera e nell'arte del musicista catanese coincise con la sua partenza dall'Italia alla volta di Parigi. Qui Bellini entrò in contatto con alcuni dei più grandi compositori d'Europa, tra cui Fryderyk Chopin.
Oltre a "I Puritani", scritto in italiano per il Théâtre-Italien, a Parigi Bellini compose numerose romanze da camera di grande interesse, alcune delle quali in francese.

La sua vita artistica si spense assieme a lui, stroncato alla giovane età di 33 anni, nel 1834, per un'infezione intestinale.
Sepolto nel cimitero di Pere Lachaise, fu riesumato 40 anni dopo la sua morte, e le sue spoglie furono trasportate a Catania, dove è sepolto nella Cattedrale di Sant'Agata.



Vincenzo Bellini - Norma - Casta Diva


Una piacevole passeggiata sull'elegante strada dello shopping, la via Etnea, lunga 3 km, ci porta alla ben nota "Pasticceria Savia" dove facciamo una sosta gustosa a base di arancini e cannoli: una vera bontà!

30 dicembre 2017

Piazza Armerina - Villa del Casale

Il 30 dicembre, arriviamo presto a Piazza Armerina (EN) per la programmata visita guidata alla Villa Romana del Casale.

La Villa romana del Casale, dal nome della contrada nella quale è ubicata, a circa 6 km da Piazza Armerina, in provincia di Enna, è una splendida villa di epoca romana, risalente alla fine del IV secolo d.C.
Non si conosce precisamente chi sia stato il proprietario, ma si presume che la villa sia appartenuta a un esponente dell'aristocrazia senatoria romana, probabilmente un governatore di Roma (Praefectus Urbi).


Lucia, la guida, ci illustra i molti iconografici mosaici, punta stilistica della villa, che rendono, con ricchezza compositiva, testimonianza della vita e della società dell'epoca.

Tra i mosaici, davvero singolari le donne in bikini e il mosaico della Grande caccia, un'opera davvero impressionante: si tratta di un unico ed ininterrotto mosaico distribuito su un corridoio lungo 65 metri, contenente immagini raffiguranti le battute di caccia, in Africa e Asia, a leoni, tigri, pantere, leopardi, antilopi, struzzi, elefanti ed altri animali di media e grossa taglia. A differenza di quanto si possa pensare, le bestie intercettate dai predatori romani non vengono abbattute ma semplicemente catturate. Esse, infatti, sono poste in gabbie e trasportate via mare direzione Roma per partecipare agli spettacoli circensi organizzati all'interno degli anfiteatri od essere esposti negli zoo privati.

Mosaico della grande caccia (particolare)

Sala delle Palestriti - Ragazze in Bikini.
Il mosaico rappresenta dieci giovani donne intente in quella che sembrerebbe una competizione sportiva. Tutte indossano un antesignano del nostro bikini, a eccezione di una sul lato sinistro del mosaico, coperta fino ai piedi da un leggero velo aureo, che lascia intravedere tutto e di un'altra la cui figura si intravede appena per il danneggiamento di quella parte.

Caltagirone

Caltagirone è la città famosa per le ceramiche e i presepi, ma indubbiamente la sua maggiore attrattiva è la Scalinata di Santa Maria del Monte.

Caltagirone – Scalinata di Santa Maria del Monte.
Lunga 130 metri, con i suoi 142 scalini (il 100° gradino ha una dedica speciale alla Madonna), collega la chiesa alla Piazza del Municipio.


Salire è uno spettacolo di colori, di immagini e di stili diversi che offrono le piastrelle ad ogni gradino ed è anche un omaggio al panorama che si manifesta alle nostre spalle e che si svela in pieno una volta arrivati in cima.

Caltagirone - Galleria Luigi Sturzo.
Antica Casa Senatoria trasformata, poi, in teatro lirico, e oggi, è il luogo dove si svolgono numerosi appuntamenti culturali.


All'imbrunire, arriviamo al Camping Baia del Sole a Marina di Ragusa, dove ci accoglie Silvia con grande simpatia e cordialità. Ci comunica che per il cenone del 31 è stato fissato il catering secondo il menù a base di pesce da noi prenotato.

31 dicembre 2017

Marina di Ragusa

Nella mattinata di fine anno, ci godiamo il lungomare della Marina di Ragusa, il sole, la gente, i bambini, un grande gelato e per il pranzo assaggiamo della gustosa rosticceria.

Marina di Ragusa - Il lungomare.

La sera, ricco cenone, musica, auguri e brindisi di mezzanotte.

Marina di Ragusa.
Al Camping Baia del Sole, aperitivo prima del Cenone di San Silvestro.


1 gennaio 2018

Ragusa Ibla

Iniziamo il 2018 spostandoci a Ragusa.
Ragusa è composta da due diverse zone: la città bassa, Ragusa Ibla (che è anche la più antica) e la città alta chiamata Ragusa Superiore. Con Elena, la nostra guida, effettuiamo la visita di Ibla, dove sono presenti ben 14 dei 18 monumenti di Ragusa oggi iscritti nel patrimonio dell'umanità, oltre cinquanta chiese e numerosi palazzi nobiliari d'epoca: una vera rivelazione per il fascino dei palazzi e dei monumenti di gusto tardo barocco.

Ragusa Ibla.
Visita guidata
Sullo sfondo il Duomo di San Giorgio. La Chiesa incarna la massima espressione di un tesoro di straordinaria ricchezza.
L'ampia via che conduce alla chiesa è leggermente in salita, motivo per cui, attraverso un sapiente gioco di prospettive, la cattedrale si può ammirare in tutta la sua imponenza, grazie anche alla maestosa scalinata che la precede.


Modica

Modica - Basilica di San Pietro
Nel primo pomeriggio siamo a Modica dove, si sa, l'attrattiva maggiore è la cioccolata, ma non solo, essendo un'altra città patrimonio dell'Unesco per la ricchezza di monumenti e per l'aspetto paesaggistico "d’altri tempi". La visita all'Antica Dolceria Buonajuto per un rifornimento di cioccolato di vari gusti è una vera goduria.

Pomeriggio uggioso e molto ventoso: si rientra in campeggio.

2 gennaio 2018

Per il secondo giorno dell'anno, il programma prevedeva lo spostamento a Siracusa, ma il tempo si presenta molto ventoso, l'uscita coi camper è sconsigliata: rapido summit del gruppo, decisione di rinviare la partenza al giorno successivo, e di noleggiare, fuori programma, un pulmino con il quale effettuare il "Tour di Montalbano" come l'abbiamo battezzato: Punta Secca, Castello di Donnafugata, Scicli.

Punta secca

Punta Secca è un piccolo borgo marinaro, frazione di Santa Croce Camerina (RG), non tanto bello, ma famoso per la "villetta Montalbano", la casa del commissario nella fiction.

Punta secca.
La casa di Montalbano, con la magnifica terrazza affacciata sul mare dove il commissario ama nuotare.
In seguito al successo arrivato con la fiction "Il commissario Montalbano" è diventata un bed and breakfast.


Castello di Donnafugata

A circa 20 km. da Ragusa, sorge il Castello di Donnafugata, dove l'interprete di Montalbano, Luca Zingaretti, ha celebrato il suo matrimonio.
In realtà, il castello è una bella villa nobiliare in stile neo-gotico con richiami al veneziano, che trasporta il visitatore all'epoca dei viceré siciliani.

Castello di Donnafugata.
Una meravigliosa residenza ottocentesca unica nel suo genere, con un ricco giardino di piante mediterranee ed esotiche.


Scicli

Infine, Scicli, dove facciamo il giro con il trenino turistico con audioguida in italiano: monumentale città barocca dalle forme di un pregevole presepe, dal 2002 dichiarata Patrimonio dell'Umanità.

Scicli - Piazza Municipio
Lungo il giro tanti palazzi decorati e pregevoli architetture religiose: Palazzo Beneventano, che è considerato il miglior esempio di palazzo barocco dell'intera Sicilia con i caratteristici mascheroni "irriverenti", la Chiesa di S. Bartolomeo, per citarne una, il palazzo del Comune di Scicli che ormai si visita per vedere gli uffici di Montalbano, Fazio e Mimì Augello al pianterreno e, al primo piano, l'ufficio del questore della stessa serie televisiva.

Noi ci fermiamo all'esterno, ma lo scopo del tour della giornata è stato assolto!!

Al rientro in Campeggio, Daniele, in veste di vice presidente, da me accompagnato in qualità di ex presidente del Club, ha consegnato il gagliardetto in segno di amicizia e per ringraziare i responsabili della gestione del campeggio per l’accoglienza che ci hanno riservato.

3 gennaio 2018

Siracusa

Il 3 gennaio ci spostiamo a Siracusa, presso l'area di sosta Ippocamper, dove ci aspettava Salvo che effettua anche servizio di navetta per i clienti.

Siracusa - Rappresentazione del Teatro dei Pupi.
Nel pomeriggio, in giro per Ortigia, al Teatro dei Pupi "Alfeo", via della Giudecca, assistiamo ad uno spettacolo di pupi siciliani, una delle più tipiche tradizioni locali, "Agramante assedia Parigi", una storia tratta da un episodio dell'"Orlando furioso".

Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,
le cortesie, l'audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto.

(Ludovico Ariosto – Orlando furioso)


4 gennaio 2018

La mattina seguente, ci aspetta Giuseppe, la nostra guida, per la visita all'isola di Ortigia: è la parte più antica della città e, sia per la posizione geografica sia per la presenza di acque e sorgenti, fu zona di conquista da parte di greci, romani, svevi, aragonesi e arabi la cui storia è narrata dagli splendidi palazzi e dai monumenti lungo le strade e le viuzze dell'isola.
Le colonne doriche del tempio di Apollo risalente al VI sec. a.C testimoniano il primo insediamento greco.

La bella Fonte Aretusa è legata ad una leggenda secondo la quale la ninfa Aretusa fu trasformata in fonte dalla dea Artemide per proteggerla dal dio fluviale Alfeo che voleva sedurla.

La Fonte Aretusa.
È una delle attrazioni più famose, ma anche singolari, della città.
Un laghetto semicircolare a qualche metro dal mare, figlio di una sorgente d'acqua dolce dove crescono piante di papiro.
Un posto legato ad una nota leggenda che ha come protagonista la ninfa Aretusa.

La leggenda della ninfa Aretusa e Alfeo.
La leggenda che ha come protagonista la ninfa Aretusa, che chiede aiuto alla dea Artemide per sfuggire ad un corteggiatore insistente, tale Alfeo.
Artemide la trasforma in fonte, e la colloca sul lido di Ortigia.
Purtroppo per lei anche Alfeo si rivolge agli Dei che lo trasformano in un fiume che riesce, infine, a far ricongiungere le sue acque a quelle dell'amata diventata fonte.

Siracusa - La fontana di Diana.
Anche in Piazza Archimede, la sontuosa fontana di Diana ricorda la leggenda di Aretusa.
La Fontana è rivolta a Sud e mette in evidenza la figura della dea Diana, appartenente alla tradizione italica, latina e romana.
Si tratta della signora delle selve, protettrice degli animali selvatici, custode delle fonti e dei torrenti, nonché protettrice delle donne e dispensatrice della sovranità.
La divinità, che in epoca greca, era protettrice di Ortigia, è ritratta seguendo la classica iconografia, con arco e cane.
Ai suoi piedi c'è Aretusa, che si allunga proprio mentre è in atto la trasformazione in fonte. A lato si trova Alfeo, stupito da ciò che avviene alla sua amata.
All'interno della vasca ci sono quattro Tritoni che cavalcano due cavalli marini e due pistrici, leggendari mostri marini dotati di coda di serpente, impennati sulle onde.

La principale Piazza a Siracusa è Piazza Duomo che rappresenta il simbolo della ricostruzione barocca in seguito al terremoto del 1693.
La Piazza ospita interessanti edifici storici e religiosi.

Il Duomo di Siracusa, dedicato alla Natività di Maria, si svela in tutta la sua bellezza, grazie alla sua facciata barocca posta frontalmente sulla piazza.
Costruito intorno al VII secolo e ristrutturato dopo il terremoto, fu edificato su antichi reperti greci ed in particolare su un tempio, realizzato in onore alla dea Atene, risalente V secolo a.C.
Il sagrato si apre con un'elegante gradinata fiancheggiata dalle statue marmoree degli apostoli Pietro e Paolo, mentre la facciata risulta articolata da possenti colonne dal capitello corinzio.
Sulla facciata, all'interno di una nicchia, l'immagine in pietra calcarea della Vergine Maria.

L'interno del Duomo è ancora interamente normanno con i resti del vecchio tempio dorico.
Ben visibile l'originaria scritta che definisce: "La chiesa di Siracusa è la prima figlia di San Pietro e seconda dopo la chiesa di Antiochia dedicata a Cristo".


Accanto al Duomo, sorge il Palazzo Senatorio, o chiamato anche Palazzo Vermexio, dal nome dell'architetto che lo progettò, sede del Municipio (1629-1633).
A destra del Duomo, invece, si innalza il Palazzo Vescovile e di seguito il Monastero e la Chiesa di Santa Lucia.

Infine, non trascuriamo di visitare il folcloristico mercato di Ortigia, dove, in una mescolanza di colori, odori e suoni anche noi facciamo spese.

Il Mercato di Ortigia.
Un'esplosione di colori, profumi e sapori.
Qui si possono ammirare le bancarelle colme di vivande come spezie, ortaggi, carni, latticini, legumi, ma soprattutto pesci, frutti di mare e vari prodotti ittici.


Un altro luogo imperdibile a Siracusa è la Chiesa di "Santa Lucia al Sepolcro", nelle vicinanze dalla quale si trova, come suggerisce il nome, il Sepolcro di Santa Lucia, tanto cara ai Siracusani.
È conosciuta anche come Chiesa di Santa Lucia fuori le mura, perché situata fuori dal centro cittadino, nel quartiere Santa Lucia.

Il pezzo forte della chiesa è il "Seppellimento di Santa Lucia" di Caravaggio. Si tratta di una tela dipinta in pochissimo tempo nel 1608, dal tormentato artista lombardo scappato da poco da Malta con l'accusa di essere un assassino, e destinata proprio a questa Chiesa.

Il Seppellimento di Santa Lucia di Michelangelo Merisi detto Caravaggio (1608).
Caravaggio non rappresenta, come da tradizione, l'episodio del martirio di Lucia: raffigura, invece, il suo seppellimento, osservato da un punto di vista al livello del suolo, dove è disteso esanime il corpo della martire, con la gola tagliata.
In un'atmosfera di statica sospensione un gruppo di personaggi sulla destra della scena assiste al doloroso avvenimento, mentre due enormi figure dei seppellitori, stanno scavando la fossa.


5 gennaio 2018

Salutiamo Mariarosa e Valerio, che prolungano la vacanza, e lasciamo l'isola ben consapevoli di averne visitato solo una piccola parte.




I punti di sosta

Catania
Autoparco Ghidara
Via Giovanni da Verrazzano, 25
Catania
Tel. 420514337
Gps: N 37.491470 – E 15.062130
Servizi – Camper service

Marina di Ragusa
Camping Baia del Sole
Via Maresciallo Scrofani (Lungomare Andrea Doria)
Marina di Ragusa
Tel. 3478692675
Gps: N 36.781860 – E 14.567230

Siracusa
Area sosta Ippocamper
Via Necropoli del Fusco, 18
Siracusa
Tel. 3406177193
Gps: N 37.07149 – E 15.26131
Servizi
Camper service appena fuori dall'area di sosta





Foto: Daniele - Pio - Sergio