Arte e Tradizioni





G U B B I O
Accensione dell'Albero di Natale più grande del Mondo
6 - 8 dicembre 2024

di Pio Rotondo


Dal 7 Dicembre fino al 7 Gennaio, Gubbio fa da cornice all'"Albero di Natale più Grande del Mondo".
L'albero, realizzato per la prima volta nel 1981, è sagomato sulle pendici del Monte Ingino, alle spalle della città, ed ottenuto utilizzando oltre 800 corpi luminosi, con circa 300 luci verdi che delineano la sagoma e oltre 400 luci multicolori all'interno.
L'albero ha un'altezza di oltre 750 metri e una base di circa 450 metri, nascondendo le sue radici nelle mura della città e arrivando con la sua grande stella alla Basilica di Sant'Ubaldo, Patrono di Gubbio, alla sommità del monte. La sua superficie totale è di circa 130.000mq.
Nel 1991 è stato ufficialmente riconosciuto dal Guinness dei Primati come "l'albero di Natale più grande del mondo".

Ogni anno, il 7 dicembre alle 18,30, si svolge la cerimonia di accensione dell’Albero, che poi viene acceso tutte le sere fino al 6 gennaio, sotto l'attenta sorveglianza dei locali vigili del fuoco.

Per l'occasione, il Camper Club Gubbio, ha organizzato un raduno al quale hanno partecipano centinaia di camper provenienti da ogni parte d'Italia, e alcuni anche dall'estero.

Quest'anno, mia moglie ed io, abbiamo voluto essere presenti all'evento, e siamo arrivati col camper nella mattinata del 6 dicembre.
La giornata del 6 e la mattina del 7 dicembre le abbiamo dedicate alla visita della città.

Piazza 40 martiri

Piazza Quaranta Martiri è la porta di accesso privilegiata al centro storico, che si sviluppa sulle pendici del Monte Ingino: il suo nome è in onore delle 40 vittime eugubine uccise dai tedeschi il 22 giugno 1944.
È uno degli spazi urbani più ampi di Gubbio, ma, attualmente, è quasi totalmente impegnato da lavori di ristrutturazione.

In questa piazza è possibile ammirare la Chiesa di San Francesco e la Loggia dei Tiratori.

Il rapporto tra il giovane Francesco di Assisi e la città di Gubbio era particolarmente intenso. Il padre Bernardone aveva con la città rapporti commerciali spesso curati da Francesco che, dunque, in più di un'occasione si era recato a Gubbio per affari.
Quando il futuro San Francesco, all'età di 24 anni, si denudò nella pubblica piazza di Santa Maria Maggiore in Assisi, in una fredda giornata di febbraio del 1207, davanti ad una folla attonita, pensò di raggiungere proprio Gubbio, sapendo che avrebbe trovato ospitalità e affettuosa accoglienza.
La Chiesa avrebbe accolto il Santo d'Assisi dopo l'abbandono della casa paterna.

Chiesa di San Francesco.
Ha un aspetto monumentale con una facciata incompiuta nella quale si apre il grande portale gotico d'ingresso, ed una cornice ad archetti pensili, sormontata da un rosone decorativo.
Chiesa di San Francesco.
All'interno, quattordici colonne dividono lo spazio in tre navate e, nell'abside centrale, si ammira il Cristo benedicente in trono con santi sormontati da angeli.

Sul lato opposto della piazza sorge il lungo complesso trecentesco dell'ex "Spedal Grande". L'edificio è preceduto da un portico per il mercato e sormontato dal "Loggiato dei Tiratori dell'Arte della Lana", aggiunto nel '600, dove venivano "stesi" i teli, vale a dire fatti asciugare, dopo averli tesi fino alla misura desiderata.

La Loggia dei Tiratori.
Già dalla metà del sec.XV l'"Arte della Lana" mirava a costruire, sopra l'ospedale, un locale coperto per tirare i panni, asciugare la stoffa e stenderla in modo di avere una giusta larghezza e lunghezza. Il tiratoio venne realizzato, dopo innumerevoli controversie, solo all'inizio del sec. XVII.
Il centro di Gubbio è arroccato ai piedi del Monte Iginio e per raggiungere i vari livelli della città esistono due comodi ascensori:
1 – Ascensore da Via Baldassini a Piazza Grande;
2 - Ascensore da Via XX Settembre al Duomo - Palazzo Ducale.
Abbiamo rinunciato all'ascensore inoltrandoci nel centro storico a piedi, dirigendoci verso via Cavour e poi su via dei Consoli per godere della vista del quartiere medievale.

Palazzo e Fontana del Bargello

Costruito all'inizio del Trecento, il Palazzo del Bargello rappresenta un mirabile esempio di architettura medievale in stile gotico: il termine "bargello", in molte città italiane del Medioevo, indicava il capo della polizia comunale che alloggiava nel palazzo, con l'adiacente prigione.
Oggi il Palazzo è sede dell'Esposizione Permanente della Balestra.

Davanti al Palazzo del Bargello si trova la Fontana del Bargello, detta anche Fontana dei "Matti", costruita nel Cinquecento, e quindi successiva alla costruzione del Palazzo, ristrutturata, poi, negli ultimi due secoli.

Palazzo e Fontana del Bargello.
Il Palazzo del Bargello domina la piazzetta antistante detta Largo del Bargello, dove si trova la celebre Fontana dei Matti.
La tradizione vuole che chiunque aspiri ad ottenere l'ambito titolo di "matto" conferito dalla città di Gubbio, debba sottoporsi al rituale che prevede di correre per tre volte intorno alla fontana ed essere battezzato con la sua acqua.
Abbiamo poi proseguito lungo Via dei Consoli per scoprire le tante botteghe artigiane note per la ceramica e la lavorazione del ferro e del legno, fino ad arrivare a Piazza Grande.

Piazza Grande

Piazza Grande o Piazza della Signoria, costruita a partire dal 1321, è la piazza principale della Gubbio medievale: un luogo sospeso tra la terra e il cielo, una vera e propria piazza "pensile", sorretta da quattro grandi arcate, che si affaccia sul verde delle colline della campagna umbra.

Piazza Grande, sorretta da quattro grandi arcate, è considerata tra le più maestose ed ardite realizzazioni urbanistiche medievali e ritenuta tra le più grandi piazze "pensili" esistenti.
La piazza è il centro che unisce i quattro quartieri della città che qui s'incontrano.
È delimitata da due degli edifici simbolo della città: Palazzo dei Consoli sul fianco occidentale e il Palazzo del Podestà sul lato orientale.

Il Palazzo dei Consoli.
Di stile gotico, alto oltre 60 metri, domina la città con la torre campanaria e la loggia panoramica. Costruito nella prima metà del XIV secolo, fin dalla sua ideazione il palazzo fu destinato ad essere sede delle principali magistrature ed istituti del Libero Comune di Gubbio.
Internamente Palazzo dei Consoli, dal 1909, ospita il Museo Civico.
Nell'ex Cappella del Palazzo dei Consoli sono custodite le Tavole Iguvine, una delle più importanti testimonianze dell'antica città Ikuvium umbra, cioè l'attuale Gubbio. Sono sette tavole bronzee incise su entrambe le facce e realizzate tra il III e il I secolo a.C., che conservano il più lungo testo scritto nell’antica lingua umbra. Si tratta della più estesa descrizione di riti religiosi del mondo occidentale antico.
Sul lato opposto di Piazza Grande rispetto al Palazzo dei Consoli, sorge il Palazzo del Podestà (o Pretorio), suo gemello per origine, che fu destinato come sede del Podestà, capo del potere esecutivo.
Esternamente incompiuto e in parte modificato, è ora sede dell'Amministrazione Comunale.
Ci siamo, poi, recati in via Savelli della Porta dove troviamo un altro importante monumento: la Chiesa di San Francesco della Pace o dei Muratori.

Chiesa di San Francesco della Pace o dei Muratori

La Chiesa di San Francesco della Pace è un'altra chiesa dedicata al santo di Assisi. L'edificio di culto si trova nel luogo in cui, secondo la tradizione, visse per circa due anni il lupo da lui ammansito.

Chiesa di San Francesco della Pace o dei Muratori.
La piccola Chiesa appartiene all'Università dei Muratori Scalpellini e Arti Congeneri.
L'esterno è sobrio, fatto in pietra come le case circostanti, l'ingresso e la bella scalinata adiacente la rendono poco notabile.

San Francesco e il Lupo

L'episodio di San Francesco e il lupo, avvenuto nel 1206 a Gubbio, è narrato nel Capitolo XXI dei Fioretti di San Francesco, scritti in "volgare", probabilmente dal frate Giovanni da Marignoli nella seconda metà del Trecento.

La storia racconta che S. Francesco giunto a Gubbio, trovò i cittadini spaventati per la presenza nel circondario di un feroce lupo che li tormentava. Decise, quindi, di andare in cerca del lupo, benché gli abitanti della città glielo avessero sconsigliato, e lo incontrò in un bosco appena fuori della città presso la chiesa della Vittorina.
Francesco promise al lupo che, se si fosse pentito del male fatto e avesse cambiato modo di vita, gli eugubini lo avrebbero accolto in città e lo avrebbero nutrito. Il lupo accettò questo accordo ponendo il suo muso sul ginocchio di Francesco in segno di sottomissione.
Il patto fu rispettato da entrambe le parti e grande fu la riconoscenza degli abitanti di Gubbio per Francesco.

Il lupo visse due anni a Gubbio come un animale domestico, fu accolto nelle case, senza far male ad alcuna persona e fu nutrito con affetto dalla popolazione. Dopo due anni, il lupo morì di vecchiaia ed i cittadini di Gubbio ne furono molto rattristati.

Ma chi era veramente il lupo?
Tra le varie ipotesi fatte, la più realistica appare quella, secondo la quale, il lupo sarebbe stato un crudele brigante, che terrorizzava gli abitanti di Gubbio. Francesco, dunque, convinse questo brigante a riappacificarsi con la popolazione rinunciando alle sue angherie e ottenendo, in cambio, di essere accolto benevolmente e nutrito.

Chiesa di San Francesco della Pace.
All'interno, nella cripta è conservata la pietra che ricopriva la tomba del lupo, reperto altomedievale, dove è scolpita una croce.
Chiesa di San Francesco della Pace.
La Chiesa è fortemente legata alla festività cittadina dei ceri. All'interno delle sue mura sono conservate le statuette dei Santi Ubaldo, Giorgio e Antonio che vengono posti sui Ceri in occasione della corsa del 15 Maggio.

Il Duomo e Palazzo Ducale

La mattina del 7 dicembre è stata dedicata alla visita del Duomo che si trova nella parte alta della città ai piedi del Monte Iginio. Per raggiungerlo, questa volta abbiamo utilizzato i due ascensori che portano nella vicinanza della Cattedrale.

Il Duomo.
Dedicato ai Santi Mariano e Giacomo, fu edificato su una chiesa romanica.
La facciata, realizzata nel XIV secolo, è caratterizzata dall’ampio portale a sesto acuto e dal soprastante finestrone circolare ornato da una fascia a fogliame attorniata da cinque bassorilievi del XIII secolo raffiguranti i simboli dei quattro evangelisti e dell'Agnus Dei.
Il Duomo.
L'interno, a un'unica navata, senza transetto, è sorretta da dieci grandi archi trasversali a sesto acuto.
Il sarcofago sotto l'altare maggiore contiene le reliquie dei SS. Giacomo e Mariano, titolari della Chiesa.
Nel 1384 Gubbio viene incluso nei domini dei Montefeltro. Fu Federico, Duca di Montefeltro, a promuovere la costruzione del Palazzo Ducale nelle forme tipiche del Rinascimento, come versione ridotta della sua residenza signorile di Urbino.

Palazzo Ducale di Gubbio.
Fronteggia il Duomo e rappresenta l'unico esempio di arte e architettura rinascimentale della cittadina, conosciuta principalmente per il suo stile gotico medievale.
Dal semplice portale si entra nel grande cortile centrale, a forma rettangolare, che un tempo doveva ospitare la piazza del comune.
Le sale interne sono state spogliate agli inizi dell'800 degli arredi originali.
La ricchezza e l'importanza del Palazzo Ducale di Gubbio era testimoniata dalla presenza dello "studiolo" di Federico da Montefeltro, sul modello di quello di Urbino, che fu venduto al Metropolitan Museum di New York, dove è conservato ancora oggi. Nel 2009, ne è stata allestita a Gubbio una copia dello studiolo originale.

Accensione dell'Albero di Natale

Il pomeriggio del 7 dicembre alle ore 18,30 era previsto l'evento più atteso: l'accensione dell’Albero di Natale.
Aspettando la cerimonia, il Camper Club Gubbio, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica e del Teatro "Dino Clementi", aveva organizzato nella Chiesa di San Giovanni Battista, poco lontana da Piazza 40 Martiri, un concerto di canti natalizi al quale hanno partecipato musicisti, cantanti e coro.

Il Concerto aspettando l'Accensione.
Diretti dal maestro Arnaldo Ridolfi, cantanti e coro, accompagnati da una piccola orchestra hanno eseguito toccanti canti natalizi, tra cui i noti Silent Night, Holy night e Adeste fideles.
Alle 18,30 si è assistito alla spettacolare accensione dell'Albero di Natale più grande del mondo, accompagnata da brevi fuochi d'artificio.

L'accensione dell'Albero.
All'ora prevista, il Monte Ingino si è illuminato di centinaia di corpi luminosi disegnando la sagoma di un gigantesco Albero di Natale.
Uno spettacolo davvero emozionante.
La serata si è conclusa in modo conviviale: una cena dei partecipanti al Raduno tenutasi presso un Ristorante poco lontano dall'area di sosta. Serata piacevole con sorteggio finale di doni.

Il programma del Raduno prevedeva per la mattina dell'8 dicembre un incontro dei partecipanti col Sindaco di Gubbio presso la casa comunale in Piazza Grande, seguito da una esibizione di sbandieratori sulla terrazza della Piazza.
Purtroppo, in questa mattinata, il tempo non è stato dalla nostra parte. La giornata inclemente, tanta pioggia e freddo, ci ha indotto a rinunciare a questi ultimi impegni e a ripartire per il ritorno a casa.

Conclusioni

Visitare Gubbio, detta la "città di pietra", che sorge sul fianco del monte Ingino, ha significato, per noi, un'esperienza particolare, muovendoci, nel contempo, tra antichità e suggestivi sfondi naturali, tra la bellezza architettonica del borgo e un'ambientazione quasi fiabesca con strade lastricate, ripide salite, palazzi storici, piazze pittoresche.
Il rimpianto di andar via significherà ritornare a Gubbio, appena possibile, per apprezzarne ancora la sua bellezza ferma nel tempo, eppure emotivamente tanto suggestiva.

Gubbio è per me un incanto come poche città italiane.
Guido Piovene

Dove sostare col Camper

Area di Sosta
Camper Club Gubbio
Via del Bottagnone, 38
06024 Gubbio
Gps: 43.3507N, 12.5651E
A circa 1 Km dal Centro di Gubbio
Servizio navetta gratuito
Elettricità, Camper Service
No servizi

Foto: pio